AITI

AITI è la principale organizzazione cantonale delle imprese appartenenti a tutti i rami industriali. Allo scopo di rappresentare e tutelare efficacemente gli interessi del sistema delle imprese, AITI diffonde e rende condivisibili quei valori che si fondano sulla libertà individuale e che hanno nell’impresa la loro espressione pratica.

Missione, valori e strategia

Pubblicazioni

Ticino 2032 Piano strategico per lo sviluppo economico del cantone Ticino

Estratto delle misure – Ticino 2032 – Piano strategico per lo sviluppo economico del cantone Ticino (in consultazione presso le aziende associate)

“Insieme, ogni impresa è un valore forte” Servizi, network e rappresentanza degli interessi dell’industria, degli imprenditori e dell’economia cantonale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il profilo di AITI

L’AITI del Terzo Millennio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La missione

La missione di AITI è quella di rappresentare e sostenere le imprese associate, ragione costitutiva dell’Associazione stessa; quella di promuovere i valori dell’imprenditorialità, perché ritenuti utili a indirizzare il progresso economico e sociale del territorio e quella di collaborare allo sviluppo economico e sociale del territorio collaborando con le istituzioni cantonali, nazionali e internazionali.

La missione di AITI si realizza attraverso:

  • la crescita dell’identità e dello spirito associativo mediante un maggior coinvolgimento dei soci, nonché un supporto pratico e diretto agli stessi, attraverso l’Associazione stessa e tramite l’erogazione di servizi appropriati (AITI e AITI Servizi SA);
  • la promozione dell’industria verso l’opinione pubblica, con particolare attenzione alla realtà giovanile, attraverso la promozione della formazione e la conoscenza delle professioni industriali;
  • la promozione e la tutela dell’industria nel contesto politico, attraverso attività relazionali di lobby soprattutto a monte delle decisioni politiche.

I valori che caratterizzano AITI e il sistema industriale

I valori dell’Associazione industrie ticinesi si fondano su una propria identità associativa, che considera i fondamenti di una libera economia di mercato e di un sistema imprenditoriale che si riconosce nei principi del Codice etico dell’Associazione e li rispetta.
I valori dell’anima industriale e di quella associativa

  1. L’imprenditorialità. Al centro del sistema associativo è l’impresa e ciò che accomuna il sistema è il fare impresa. Nel sistema associativo si riconoscono tutte quelle imprese che attraverso processi di trasformazione producono valore. L’identità è data dalla gestione di un’azienda che produce valore attraverso la qualità dei processi. Perseguire, sostenere, diffondere, far crescere la cultura d’impresa è un valore per l’Associazione, sia verso l’interno sia verso l’esterno.
  2. La continuità. L’impresa ha per fondamento lo sviluppo qualitativo e quantitativo del valore dell’impresa stessa. L’Associazione persegue da parte sua come risultato l’accrescimento del valore delle imprese che ne fanno parte.
  3. Il mercato. L’impresa sceglie il libero mercato come l’ambiente più favorevole per ottenere una vera e reale continuità. Il mercato va regolato ma solo allo scopo di evitare distorsioni. D’altra parte in un libero mercato sono legittimate solo le imprese competitive, in grado quindi di produrre un progressivo sviluppo con un ottimale impiego di risorse. L’Associazione assume come valore da difendere, proteggere e sviluppare sia il mercato come luogo di confronto, sia la legittimità delle imprese competitive.
  4. Il sistema d’impresa. Il sistema industriale vive, prospera e si sviluppa nel sistema esterno. Fare sistema tra le imprese è sempre più una necessità oltre che un’opportunità poiché la competizione richiede di allungare la catena del valore creando sempre più ampi e trasversali collegamenti. L’Associazione assume come valore l’interdipendenza tra sistema industriale e sistema esterno come generatrice di valore. Il sistema opera su tutte le variabili di questa interdipendenza. L’Associazione assume come valori sia il fare sistema tra le imprese che il fare sistema tra imprese e contesto esterno.
  5. Essere parte del territorio e del settore. L’impresa è forte e competitiva se è in grado di confrontarsi e di competere nel proprio settore di business ma anche se è fortemente radicata nel territorio. L’Associazione assume come valore lo sviluppo delle condizioni della competitività lungo due assi: quella del settore e quella del territorio.
  6. Riconoscersi nel sistema associativo. Gli imprenditori associati attribuiscono valore al riconoscersi in un’Associazione che esprime la forza comune capace di ascoltare e di farsi ascoltare sia all’esterno che all’interno e che genera l’orgoglio di essere associati sotto una stessa bandiera.
L’Associazione assume come valore la partecipazione degli imprenditori associati in quanto protagonisti, prima che destinatari, delle scelte del sistema stesso. Riconoscersi e partecipare è il modo di stare insieme condividendo gli stessi valori d’impresa e di associazione.
  7. Valorizzazione della differenza. Esistono molte e crescenti differenze tra le imprese: differenza non vuol dire contrapposizione, ma specificità e focalizzazione.
L’Associazione ritiene che le differenze sono una fonte di ricchezza per il sistema, del quale rafforzano l’autorevolezza e la rappresentatività: accettare di riconoscere le differenze è un valore. L’Associazione assume come valore il pieno rispetto, riconoscimento ed apprezzamento delle differenze.
  8. Pari dignità. Le imprese rappresentate, indipendentemente da tipologia, dimensione, ecc., sono riconosciute come diverse ma pari, soprattutto nella ricerca di scopi comuni, di sinergie di sistema, di riconoscimento di valori.
  9. La leadership associativa. L’Associazione esprime leadership percependo i cambiamenti ed agendo in modo forte e credibile.
L’Associazione assume come valore la capacità di proporre, non solo agli associati ma a tutti i protagonisti dello sviluppo, percorsi ottimali che siano possibili oltre che desiderabili.
  10. L’indipendenza. L’Associazione esercita la propria funzione e persegue i propri scopi senza accettare interferenze di ogni genere, in completa autonomia.
L’Associazione assume come valore la propria indipendenza culturale e operativa rispetto sia al mondo esterno, politico, istituzionale, governativo, sia all’interno nei confronti di imprese o settori portatori di interessi specifici.

La strategia

L’impianto strategico delle attività di AITI e le sue linee di azione che ne stabiliscono il posizionamento vengono definiti ad ogni rinnovo del mandato presidenziale. Le attività e le linee di azione indirizzano il ruolo dell’Associazione nel contesto economico, sociale e politico del territorio.
L’Associazione ha l’obiettivo di rafforzare la competitività delle imprese associate attraverso le relazioni istituzionali, la promozione di iniziative pertinenti, le attività di comunicazione e attraverso l’erogazione di servizi alle imprese. A questo proposito, le linee strategiche di azione possono essere ricondotte a:

    • promuovere iniziative aggreganti (identificazione degli associati)
    • sviluppare servizi personalizzati e riservati (servizi per le imprese associate e non)
    • promuovere iniziative di comunicazione istituzionale e sociale
 

Lo statuto

Lo statuto AITI oggi vigente, oggetto di regolari aggiornamenti che si sono succeduti dalla data di fondazione dell’AITI (1962), è entrato in vigore con l’approvazione da parte dell’Assemblea straordinaria dei soci del 17 ottobre 2022.

Organizzazione

Gli organi dell’AITI sono:

  1. l’Assemblea generale
  2. il Presidente
  3. il Consiglio di Presidenza
  4. il Comitato
  5. la Direzione
  6. l’Ufficio di revisione

Il 27 aprile 2021 l’Assemblea dei soci ha eletto il nuovo Presidente dell’Associazione Oliviero Pesenti, che succede a Fabio Regazzi. L’Assemblea ha pure nominato il nuovo Comitato per il quadriennio 2021-2025, che risulta ora così composto:

Nella sua prima riunione dopo il rinnovo delle cariche effettuato nella 59ma Assemblea generale ordinaria dell’Associazione industrie ticinesi lo scorso 27 aprile a Lugano, il Comitato di AITI martedì 18 maggio ha eletto l’ing. Nicoletta Casanova quale nuova Vicepresidente per il quadriennio 2021-2025.

Unitamente a Nicoletta Casanova e al Presidente AITI Oliviero Pesenti CEO della Erbas SA di Mendrisio, compongono il nuovo Consiglio di Presidenza di AITI per il quadriennio 2021-2025: Walter Alpini, Direttore della Alcar Ruote SA di Manno; Roberto Ballina, Direttore della Tensol Rail SA di Giornico; Umberto Giovine, Presidente del CdA della Consitex SA di Mendrisio e Stabio; Martino Piccioli, Presidente della Plastifil SA di Mendrisio e Luigi Rancan, Membro di direzione di Aziende Industriali di Lugano (AIL) SA, Lugano.

Il Comitato si organizza in gruppi di lavoro tematici, i cui coordinatori sono i membri del Consiglio di Presidenza.

I gruppi di lavoro tematici sono i seguenti:

  • Fiscalità e competitività del territorio
  • Capitale umano e formazione professionale e accademica
  • Mercato del lavoro
  • Ecosistema dell’innovazione
  • Responsabilità sociale d’impresa e inclusione
  • Cultura d’impresa

Possono fare parte dei gruppi di lavoro anche rappresentanti delle imprese associate AITI come pure specialisti esterni su tematiche specifiche. I gruppi di lavoro vogliono essere il tramite fra i soci e l’Associazione per fornire e scambiarsi informazioni sulle principali tematiche dell’attività aziendale, diffondere delle buone pratiche aziendali e dare suggerimenti senza impegno sullo svolgimento dei processi aziendali di fondo.

Posizioni

Vogliamo contribuire al processo di sviluppo dell’economia industriale e alla crescita del Paese tramite un dialogo costante e costruttivo. La nostra politica pone quale obiettivo principale la crescita, qualitativa e quantitativa, del tessuto industriale cantonale e lo sviluppo di nuove imprese grazie al costante miglioramento della competitività del territorio. Per stabilire condizioni quadro favorevoli occorrono:

  • Una regolamentazione statale snella
  • Integrazione e apertura dei mercati senza ostacoli al commercio
  • Una fiscalità moderata a favore delle aziende e degli investimenti
  • Sviluppo delle competenze professionali dei collaboratori
  • Disponibilità di risorse energetiche a prezzi competitivi e garanzia dell’approvvigionamento
  • Disponibilità e scorrevolezza di vie di comunicazione moderne nonché mezzi di trasporto rapidi ed economici
  • Incremento della flessibilità organizzativa
  • Facilitazioni in materia di accesso al capitale

 

Il codice etico

Con l’affermazione nella società dei valori della libera iniziativa e la riconosciuta funzione sociale del libero mercato e della proprietà privata, l’AITI si pone con senso di responsabilità e con integrità morale l’obiettivo di continuare a contribuire al processo di sviluppo dell’economia industriale e alla crescita civile del Paese.
In questo quadro, l’AITI ritiene elemento sostanziale di tutto il sistema il dovere di:

  • preservare ed accrescere la reputazione della classe imprenditoriale quale forza sociale autonoma, responsabile ed eticamente corretta;
  • contribuire concretamente, in primo luogo attraverso i suoi stessi comportamenti, al miglioramento del sistema-paese.

L’AITI si impegna – e per suo tramite si impegnano tutte le sue componenti – ad attuare e a rispettare con trasparenza i modelli di comportamento ispirati all’autonomia, integrità, etica e a sviluppare azioni coerenti.
Tutto il sistema AITI, dal singolo imprenditore associato ai massimi vertici associativi, dovrà essere compartecipe e coinvolto nel perseguimento degli obiettivi e nel rispetto delle relative modalità, in quanto ogni singolo comportamento non eticamente corretto, non solo provoca negative conseguenze in ambito associativo, ma danneggia l’immagine dell’intera categoria e del sistema, presso la pubblica opinione, presso il legislatore e le pubbliche amministrazioni.
 L’etica dei comportamenti non è valutabile solo nei termini di stretta osservanza delle norme di legge e dello statuto dell’Associazione. Essa si fonda sulla convinta adesione a porsi, nelle diverse situazioni, ai più elevati standard di comportamento.
Il processo con cui tali obiettivi possono essere raggiunti è riassunto nel “Codice etico dell’AITI”, pubblicato la prima volta nel 1992 sotto la responsabilità del Comitato e aggiornato nella seduta del 5 febbraio 2014 e oggi incorporato nello statuto.

Staff e organigramma